ATTO QUINTO
SCENA PRIMA
Egisto, Soldati.
EGISTO |
Oh inaspettato
tradimento! oh rabbia!
Oreste sciolto? Or si vedrá. |
SCENA SECONDA
Clitennestra, Egisto.
CLITENNESTRA |
Deh! volgi
addietro i passi. |
EGISTO |
Ah scellerata! all'armi
corri tu pure? |
CLITENNESTRA |
Io vo' salvarti: ah! m'odi;
non son piú quella... |
EGISTO |
Perfida... |
CLITENNESTRA |
T'arresta. |
EGISTO |
Darmi, perfida,
vivo promettesti
a quel fellon tu forse? |
CLITENNESTRA |
A lui sottrarti,
perir dovessi,
io giuro. Ah! qui rimani;
in securo ti
cela; al furor suo
argin son io frattanto. |
EGISTO |
Al furor suo
argin miglior
fian l'armi. Or va'; mi lascia.
Io corro... |
CLITENNESTRA |
Ahi! dove? |
EGISTO |
A trucidarlo. |
CLITENNESTRA |
A morte
tu corri.
Oimè! che fai? del popol tutto
non odi gli
urli, il minacciar? t'arresta;
io non ti lascio. |
EGISTO |
Invan l'empio tuo figlio
speri a morte
sottrar. Scostati, taci,
lasciami, o ch'io... |
CLITENNESTRA |
Tu sí, svenami, Egisto,
se a me non
credi. «Oreste». Odi tu? «Oreste».
Qual d'ogni
intorno quel terribil nome
alto risuona?
ah! piú non sono io madre,
se tu in
periglio stai: contro il mio sangue
giá ridivengo io cruda. |
EGISTO |
Il sai, gli Argivi
odian
l'aspetto tuo: nei loro petti,
or col
mostrarti, addoppieresti l'ira.
Ma il fragor
cresce. Ah! tu ne fosti, iniqua,
tu la cagion:
per te indugiai vendetta,
ch'or torna in me. |
CLITENNESTRA |
Me dunque uccidi. |
EGISTO |
Scampo
io troverò per altra via. |
CLITENNESTRA |
Ti sieguo. |
EGISTO |
Mal ti fai scudo
a me; lasciami: vanne:
a niun patto al mio fianco te non voglio. |
SCENA TERZA
Clitennestra.
CLITENNESTRA |
Mi scaccian
tutti!... Oh doloroso stato!
Me non conosce
piú per madre il figlio;
né per moglie
il marito: e moglie, e madre
io son pur
anco. Ahi misera! da lungi
pur vo' seguirlo, e non ne perder l'orme. |
SCENA QUARTA
Elettra, Clitennestra.
ELETTRA |
Madre, ove vai?
deh! nella reggia il piede
ritorci: alto periglio... |
CLITENNESTRA |
Oreste, narra,
dov'è? che fa? |
ELETTRA |
Pilade, Oreste, ed io,
salvi siam
tutti. Ebber pietá gli stessi
satelliti
d'Egisto. «Oreste è questi.»
grida primier
Dimante; il popol quindi:
«Oreste viva; Egisto, Egisto muoia». |
CLITENNESTRA |
Che sento! |
ELETTRA |
Ah madre! acquetati; il tuo figlio
rivedrai
tosto; e delle spoglie infami
del tiranno... |
CLITENNESTRA |
Ahi crudel!
Lasciami, io volo... |
ELETTRA |
No, no; rimani:
il popol freme; e ad alta
voce ti
appella parricida moglie.
Non ti mostrar
per or; correr potresti
periglio
grave: a ciò venn'io. Di madre
in te il
dolor, nel veder trarci a morte,
tutto
appariva: del tuo fallo omai
l'ammenda
festi. A te il fratel mi manda,
a consolarti,
assisterti, sottrarti
da vista
atroce. A ricercar d'Egisto
trascorron
ratti in ogni parte intanto
Pilade ed egli, in armi. Ov'è l'iniquo? |
CLITENNESTRA |
L'iniquo è Oreste. |
ELETTRA |
Oh ciel! che
ascolto? |
CLITENNESTRA |
Io corro
a salvarlo; o a morir con esso io corro. |
ELETTRA |
No, madre, non v'andrai. Fremon gli
spirti... |
CLITENNESTRA |
Mi è dovuta la pena; androvvi... |
ELETTRA |
O madre,
quel vil, che
i figli tuoi poc'anzi a morte
traea, tu vuoi?... |
CLITENNESTRA |
Sí, lo vo' salvo, io stessa.
Sgombrami il
passo: il mio terribil fato
seguir m'è
forza. Ei mi è consorte; ei troppo
mi costa:
perder nol vogl'io, né posso.
Voi traditori
a me non figli abborro:
a lui
n'andrò: lasciami, iniqua; ad ogni
costo v'andrò: deh! pur ch'io giunga in
tempo! |
SCENA QUINTA
Elettra.
ELETTRA |
Va', corri dunque
al tuo destin, se il vuoi...
Ma tardi fien,
spero, i suoi passi. - Armarmi
che non
poss'io la destra anco d'un ferro,
per trapassar
di mille colpi il petto
d'Egisto
infame! Oh cieca madre! oh come
affascinata da
quel vil tu sei!
Ma, pure... io
tremo;... or se l'irata plebe
fare in lei
del suo re vendetta?... oh cielo!
Seguasi. - Ma
chi vien? Pilade! e seco
il fratello non è? |
SCENA SESTA
Pilade, Elettra, Seguaci di Pilade.
ELETTRA |
Deh! dimmi:
Oreste?... |
PILADE |
D'armi ei cinge
la reggia: è certa omai
la preda
nostra. Ove si appiatta Egisto?
Vedestil tu? |
ELETTRA |
Vidi, e rattenni indarno
la forsennata
sua consorte: fuori,
per questa
porta, ella scagliossi; e disse,
che volea di
sé fare a Egisto scudo.
Ito era dunque ei pria fuor della reggia. |
PILADE |
Che agli Argivi
mostrarsi osato egli abbia?
Dunque a
quest'ora ucciso egli è: felice
chi primiero
il fería! - Ma, piú dappresso,
maggiori odo le strida... |
ELETTRA |
«Oreste»? Ah
fosse!... |
PILADE |
Eccolo, ei vien nel furor suo. |
SCENA SETTIMA
Oreste, Pilade, Elettra, Seguaci d'Oreste, e di Pilade.
ORESTE |
Null'uomo
di voi si
attenti or trucidarmi Egisto:
brando non
v'ha qui feritor, che il mio.
Egisto, olá;
dove se' tu, codardo?
Egisto ove sei
tu? Vieni; ti appella
voce di morte:
ove se' tu?... Non esci?
Ahi vil! ti
ascondi? Invan; né del profondo
Erebo il
centro asil ti fia. Vedrai,
tosto il vedrai, s'io son d'Atride il
figlio. |
ELETTRA |
... Ei... qui non è. |
ORESTE |
Perfidi, voi, voi forse
senza me l'uccideste? |
PILADE |
Ei della reggia
fuggí, pria ch'io venissi. |
ORESTE |
Ei nella reggia
si asconde: io
nel trarrò. - Qui per la molle
chioma con man
strascinerotti: preghi
non v'ha; né
ciel, né forza havvi d'averno,
che ti
sottragga a me. Solcar la polve
farotti io
fino alla paterna tomba
col vil tuo
corpo: ivi a versar trarrotti,
tutto a versar l'adultero tuo sangue. |
ELETTRA |
Oreste, a me non credi? a me?... |
ORESTE |
Chi sei?
Egisto io voglio. |
PILADE |
Ei fugge. |
ORESTE |
Ei fugge? e voi,
vili, qui state? il troverò ben io. |
SCENA OTTAVA
Clitennestra, Elettra, Pilade, Oreste, Seguaci d'Oreste, e di
Pilade.
CLITENNESTRA |
Figlio, pietá. |
ORESTE |
Pietá?... Di chi son figlio?
Io son d'Atride figlio. |
CLITENNESTRA |
È di catene
giá carco Egisto. |
ORESTE |
Ancor respira? oh gioja!
A trucidarlo vò. |
CLITENNESTRA |
T'arresta. Io sola
il tuo padre
svenai; svenami:... Egisto
reo non ne fu. |
ORESTE |
Chi, chi mi afferra il braccio?
chi mi
rattiene? oh rabbia! Egisto... io 'l veggo;
qui strascinato ei vien;... togliti... |
CLITENNESTRA |
Oreste,
non conosci la madre? |
ORESTE |
Egisto pera.
Muori fellon; di man d'Oreste or muori. |
SCENA NONA
Clitennestra, Elettra, Pilade, Seguaci di Pilade.
CLITENNESTRA |
Ahi! mi sfuggí!... Tu svenerai me pria. |
SCENA DECIMA
Elettra, Pilade, Seguaci di Pilade.
ELETTRA |
Pilade, va';
corri, trattienla, vola;
qui la ritraggi. |
SCENA UNDECIMA
Elettra.
ELETTRA |
Io tremo... Ella è pur sempre
madre: pietade
aver sen dee. - Ma i figli
vedea pur ella
sulle soglie or dianzi
di morte
infame; e il duolo in lei, l'ardire
era allor
quanto è per costui? - Ma giunto
è il giorno
al fin sí sospirato. Esangue
tu cadi al
fin, tiranno. - Un'altra volta
la reggia
tutta rimbombare io sento
de' pianti, e
gridi, onde eccheggiar la udia
in quella
orribil sanguinosa notte,
che fu
l'estrema al padre mio. - Giá il colpo,
vibrò il gran
colpo Oreste. Egisto cadde;
giá me lo
annunzia il popolar tumulto:
eccolo, Oreste
vincitor: grondante
di sangue ha il ferro. |
SCENA DUODECIMA
Elettra, Oreste.
ELETTRA |
O fratel mio, deh! vieni;
vendicator del
re dei re, del padre,
d'Argo, di me; vieni al mio sen... |
ORESTE |
Sorella,...
me degno
figlio al fin d'Atride vedi.
Mira, è
sangue d'Egisto. Io 'l vidi appena,
corsi a
ucciderlo lá; né rimembrai
di
strascinarlo alla tomba del padre.
Ben sette e
sette volte entro all'imbelle
tremante cor
fitto e rifitto ho il brando: -
pur non ho sazia la mia lunga sete. |
ELETTRA |
In tempo dunque a
rattenerti il braccio
non giungea Clitennestra. |
ORESTE |
E chi da tanto
fora? a me il
braccio rattener? Sovr'esso
io mi
scagliai; non è piú ratto il lampo.
Piangea il
codardo, e piú m'empiea di rabbia
quel pianto
infame. Ah padre! uom che non osa
morir, ti uccise? |
ELETTRA |
Or vendicato è il padre;
tuoi spirti
acqueta; e dimmi: agli occhi tuoi
Pilade non occorse? |
ORESTE |
Egisto io vidi,
null'altro. -
Ov'è Pilade amato? e come
a tanta impresa non l'ebb'io secondo? |
ELETTRA |
A lui la
disperata madre insana
dianzi affidai. |
ORESTE |
Nulla di loro io
seppi. |
ELETTRA |
Ecco, Pilade
torna;... oh ciel! che veggio?
Solo ei ritorna? |
ORESTE |
E mesto! |
SCENA ULTIMA
Oreste, Pilade, Elettra.
ORESTE |
Oh! perché mesto,
parte di me,
se' tu? non sai che ho spento
io quel
fellone? vedi; ancor di sangue
è stillante
il mio ferro. Ah, tu diviso
meco i colpi
non hai! pasciti dunque
di questa vista gli occhi. |
PILADE |
Oh vista! - Oreste,
dammi quel brando. |
ORESTE |
A che? |
PILADE |
Dammelo. |
ORESTE |
Il prendi. |
PILADE |
Odimi. - A noi
non lice in questa terra
piú rimaner: vieni... |
ORESTE |
Ma qual?... |
ELETTRA |
Deh! parla:
Clitennestra dov'è? |
ORESTE |
Lasciala: or forse
al traditor marito ella arde il rogo. |
PILADE |
Piú che compiuta
hai la vendetta: or vieni;
non cercar oltre... |
ORESTE |
Oh! che di'
tu?... |
ELETTRA |
La madre
ti ridomando,
Pilade. - Oh, qual m'entra
gel nelle vene! |
PILADE |
Il cielo... |
ELETTRA |
Ah! spenta
forse... |
ORESTE |
Volte in se stessa infuriata ha l'armi?... |
ELETTRA |
- Pilade; oimè!... tu non rispondi? |
ORESTE |
Narra;
che fu? |
PILADE |
Trafitta... |
ORESTE |
E da qual mano? |
PILADE |
- Ah! vieni... |
ELETTRA |
Tu la uccidesti. |
ORESTE |
Io parricida?... |
PILADE |
Il ferro
vibrasti in
lei, senza avvederten, cieco
d'ira, correndo a Egisto incontro... |
ORESTE |
Oh quale
orror mi
prende! Io parricida? - Il brando,
Pilade, dammi: io 'l vo'... |
PILADE |
Non fia. |
ELETTRA |
Fratello... |
PILADE |
Misero Oreste! |
ORESTE |
Or, chi fratel mi noma?
Empia, tu
forse, che serbato a vita,
e al
matricidio m'hai? - Rendimi il brando,
il brando;...
oh rabbia! - Ove son io? che feci?...
Chi mi
trattien?... Chi mi persegue?... Ahi! dove,
dove men
fuggo?... ove mi ascondo? - O padre,
torvo mi
guardi? a me chiedesti sangue:
e questo è sangue;... e sol per te il
versai. |
|
Oreste, Oreste...
Ahi misero fratello!...
Giá piú non
ci ode;... è fuor di sé... Noi sempre,
Pilade, al fianco a lui staremo... |
|
Oh dura
d'orrendo fato inevitabil legge! |
[1] Correndo verso Pilade
|