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De Bibliotheca

Biblioteca Telematica

CLASSICI DELLA LETTERATURA ITALIANA

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Appendice prima
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Terzetto Spezzato

ITALO SVEVO

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sivamente…

 

CLELIA             (dolcemente). Lasciami andare.

IL MARITO. Ma sei ben testarda! Procura d'intendermi! Hai conservato quel caratteraccio che finché fosti viva formò la mia infelicità. Il prezzo del caffè è un fatto che dipende dal volere di pochi. Bisogna scrutarne le intenzioni. Quei pochi si trovano in America. A te sarebbe facile… (A Clelia che s'avvia.) Stammi a sentire! Da te dipende ora la fortuna di tutta la nostra famiglia.

CLELIA. Famiglia costituita da un individuo solo.

IL MARITO. E non mi consigliasti tu stessa di riprendere moglie? (Clelia esce, sparisce ridendo clamorosamente; il suo riso echeggia lungamente e si perde nella lontananza.)

 

 

SCENA QUARTA

IL MARITO e poi L'AMANTE

 

IL MARITO (dopo un'esitazione si rimette e va ad aprire la porta di fondo). Sei stato a sentire?

L'AMANTE (triste). No! Me ne sarei andato se, per uscire, non avessi dovuto passare per di qua e disturbarvi.

IL MARITO. Io le domandai un piacere semplicissimo. Me lo rifiutò e se ne andò ridendosi di me. Queste sono le mogli d'oggidí. Le domandai… il prezzo del caffè.

L'AMANTE. Non puoi guardare un listino?

IL MARITO. Il prezzo futuro del caffè.

L'AMANTE. Le avrai fatto schifo.

IL MARITO. Schifo? Era un'occasione unica. E anche tu le domandasti qualche cosa?

L'AMANTE. Sí! Ma cose d'arte. La mia preghiera ebbe la stessa sorte della tua.

IL MARITO. Rifiutò? Rifiutò persino consigli che non hanno alcuna importanza? Cose d'arte? Che caratteraccio! Sai che se noi vogliamo possiamo costringerla a fare il volere nostro? Mi disse che le premeva enormemente che noi due si andasse d'accordo. Io sospetto sia accorsa solo per metter pace fra di noi. Pare non si perdoni a chi è causa di litigi. Pigliamola per quella parte. Facciamola soffrire. Dovrà pur finire coll'arrendersi e fare il nostro volere.

L'AMANTE (ammirato). Come siete intraprendenti voialtri commercianti! Che vuoi fare?

IL MARITO. Incominciamo con una pressione massima. Addirittura picchiamoci! (Si leva la giubba.)

L'AMANTE. Se non vuoi altro! (Lo imita.) Sarà per me un piacevole diversivo! (Si prendono a pugni.)

IL MARITO. Ah! Tu picchi sodo! (In lontananza si sente echeggiare il riso di Clelia.) Ride tuttavia, la senti? (Ambedue stanno ad ascoltare.) Malvagia creatura! Mi deridi dopo quello che ho fatto per te! Ma io in cimitero non vado piú!

 

SIPARIO

 


 

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Edizione HTML a cura di: mail@debibliotheca.com
Ultimo Aggiornamento:17/07/2005 20.26

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