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CLASSICI DELLA LETTERATURA ITALIANA |
Appendice prima |
ITALO SVEVO |
[SECONDO] |
del mio rispetto. Ma non è questo che volevo dire. (Poi ad Anna che vuol parlare, urlando.) Ma mi vuoi lasciar parlare? (Poi.) Mia figlia oggi mi ha mancato tre volte di rispetto: Prima m'ha augurato la morte, poi mi ha proibito di uscire con Umbertino ed infine ha rifiutato di occupare il suo posto alla tavola della famiglia. Io la diseredo formalmente. Mi secca di scrivere ora, e per rendere valido il mio testamento basta la testimonianza di tre persone illibate. Tu, Guido, lei, signor
ENRICO. Scusi ma io devo correre via. Giusto a quest'ora (cerca l'orologio e non trovandolo ricorda che l'ha Guido) devo essere per un
ANNA, sua moglie.
EMMA RICCA, 29 anni, loro figlia.
UMBERTO, figlio di Emma, 10 anni.
GUIDO CALACCI, nipote di Giovanni, 20 anni.
ENRICO BIGGIONI, 34 anni.
RENATA, cameriera, 19 anni.
FORTUNATO, chauffeur.
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